La zona di produzione del Grignolino del Monferrato Casalese comprende i territori comunali della provincia di Alessandria: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Camagna Monferrato, Camino, Casale Monferrato (esclusa la parte sulla riva sinistra del Po), Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina Monferrato, Coniolo (esclusa la parte sulla riva sinistra del Po), Conzano, Cuccaro Monferrato, Frassinello Monferrato, Gabiano, Mombello Monferrato, Montecestino, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Terruggia, Treville, Vignale Monferrato, Villadeati, Villamiroglio.
Anche se di antica origine, il Grignolino ha preso l'attuale denominazione solo recentemente, mentre i documenti antecedenti il XVII secolo che fanno riferimento a questo vino lo definiscono con diversi nomi, come Barbesino, Balestra, Verbesino, Arlandino, Rossetto.
Per diverso tempo i vignaioli di questa zona erano conferenti d'uva e vino per delle grandi case commerciali che avevano la loro sede nei paesi e nelle cittadine vicine. Solo molto tempo dopo la fine della seconda guerra mondiale i contadini cominciarono a trasformare il prodotto della vite di grignolino direttamente e a produrre il proprio vino determinando così la crescita di una nuova economia che rimane ad oggi il ramo più importante dell’agricoltura della zona del Monferrato casalese.
|
Aspetto |
Colore rosso rubino chiaro, con tendenza all'arancione per l'invecchiamento. |
Profumo |
Presenta profumo caratteristico e delicato. |
Gusto |
Il sapore è asciutto, leggermente tannico, gradevole amarognolo, con caratteristico retrogusto. |
Gradazione |
Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11,00% vol. |
Età ottimale |
- |
Calice e servizio
Va servito in calici per vini rossi giovani a una temperatura di 16-18°C, entro uno-due anni dalla vendemmia.
Abbinamento con i cibi